Il ruolo della Conferenza Episcopale Italiana nella catalogazione
Abstract
Dal 1998 le Diocesi hanno lapossibilità di accedere ai contributi dell’otto per mille destinati al restauro degli organi a canne; anche grazie ad essi si sono potuti eseguire interventi di restauro su 1152 organi storici. È dal 1996, inoltre, che duecentoquindici delle duecentoventicinque Diocesi italiane sono impegnate in una sistematica e capillare attività di inventariazione informatizzata del patrimonio ecclesiastico mobile, che ha già prodotto circa tre milioni di schede e altrettante immagini correlate; circa cinquemila organi rilevati sul territorio sono stati brevemente descritti ricorrendo all’uso del sintetico tracciato OA (Oggetto d’Arte). Il restauro degli organi a canne diventa anche l’occasione propizia per compilare la scheda SMO (Strumenti Musicali – Organo).
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.8.760
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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Commenti su questo articolo
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Il ruolo della Conferenza Episcopale Italiana nella catalogazione
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