I concerti per clarinetto e orchestra di Carl Maria von Weber: testimoni, edizione ed esecuzione. I Parte: Storia dei testimoni, problemi d'edizione e loro conseguenze sul piano dell'esecuzione dei concerti per clarinetto di Weber
Abstract
Sin dalla loro composizione e prima esecuzione, avvenute nel 1811, i concerti per clarinetto di Carl Maria von Weber (No. 1 in Fa minore, No. 2 in Mib maggiore) hanno goduto di un’ininterrotta tradizione esecutiva. Questa larga fortuna ha determinato un’ampia discrepanza fra l’originale versione d’autore e le successive edizioni approntate per gli esecutori. In rapporto alla storia e allo sviluppo della prassi esecutiva è necessario affrontare il problema dell’autenticità. Esiste una volontà definitiva nel genere del concerto ottocentesco o è la natura stessa del genere a permettere una certa flessibilità di approccio esecutivo da parte dei musicisti? Fino a che punto un testo musicale rappresenta una versione “autentica” di un’opera? Come editore di queste musiche per laCarl Maria von Weber Gesamtausgabe (WeGA), illustrerò la complessa storia della tradizione che intercorre fra la composizione dei concerti e la loro prima edizione a stampa. Ciò impone un esame critico dei testimoni, con particolare attenzione verso gli aspetti concernenti la prassi esecutiva e le soluzione adottate in sede della loro pubblicazione critica. Presenterò infine le mie riflessioni sul concetto di “testo” musicale e sul suo significato storico in relazione alle edizioni pratiche e critiche, in modo da esplicitare il dualismo fra autenticità “oggettiva” contrapposto a espressione “soggettiva” come mezzo per l’analisi performativa.
DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.9.941
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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