La musica oltre lo schermo e l’editoria degli anni Cinquanta*
Abstract
Che la musica giochi un ruolo cruciale nell’economia narrativa di un film è cosa nota. Che cosa succede però quando la musica esce dalla sala di proiezione? Quali forme assume senza le immagini in movimento? Come si trasformano le sue strategie di consumo? Il contributo mette a fuoco questi processi focalizzando in particolare l’attenzione sull’editoria musicale nel corso degli anni Cinquanta. Attraverso l’esame di alcuni casi significativi, sono discusse le modalità di presentazione del film attraverso le componenti paratestuali degli spartiti. Si analizzano poi le tipologie musicali adottate, mostrando le dirette connessioni con il coevo paesaggio sonoro popular. Si riflette infine sui processi di riappropriazione da parte del pubblico del testo filmico attraverso il medium musicale. Lo studio di questi testimoni getta infatti nuova luce sul consolidamento della memoria audio-visiva del film oltre lo schermo e sulla costruzione di nuovi spazi di consumo, oscillando tra la fruizione intima domestica fino alle nuove forme di socializzazione condivisa nei locali da ballo.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.13132/1826-9001/18.2019
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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