Murder in Thrace: A Shakespearean Orpheus in Seventeenth-Century Venice
Abstract
Tutti i momenti storici più significativi della storia dell’opera includono una versione del mito d’Orfeo, un mito musicale il cui protagonista è stato l’eroe operistico per eccellenza dalle favole della corte fiorentina alla riforma di Gluck, fino alla ripresa comica di Offenbach. In una delle versioni si è celato finora un riferimento ad un’altra figura drammatica: Otello. L’Orfeo di Aureli e Sartorio (Venezia, 1673), un lavoro importante nella storia dell’opera seria, contiene un’imitazione dell’Otello di Shakespeare, malcelata sotto il manto mitologico. Sebbene non sia chiaro quando l’Otello sia arrivato a Venezia, i numerosi paralleli tra quest’Orfeo e l’Otello non possono annoverarsi fra le coincidenze. Questo studio suggerisce che Aureli e Sartorio si rivolsero a Shakespeare (e non alla sua fonte originale, il veneziano Giraldi Cintio) come fonte addizionale e nascosta per dimostrare il loro intellettualismo cosmopolita e nel contempo ammiccando con i concittadini colti che conoscevano non solo la storia di Tracia ma anche la tragedia inglese e forse anche il suo avo veneziano.
DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.9.662
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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