Image Sharpness versus Loss of the Frames. Readings of Textual Criticism in Mozart’s Church Music
Abstract
Le prime edizioni di musica sacra mozartiana, apparse all’inizio del XIX secolo, portarono considerevoli cambiamenti del testo musicale originale. In alcuni casi venne ridotta la partitura per voci a spartito per voce e pianoforte. Abitudini legate alla prassi esecutiva, ben lontane dall’originale, iniziarono a prendere piede e a radicarsi. In confronto a ciò, le prime edizione critiche degli opera omnia mozartiani, apparse tra gli anni ’70-’80 dell’Ottocento (Alte Mozart Ausgabe), poterono stabilire solo una limitata tradizione. Cosicché si venne a creare una tradizione autonoma e ‘corrotta’ della musica sacra mozartiana che rimase immutata fino al XX secolo. Attraverso l’analisi di alcuni brani di musica sacra del compositore salisburghese (gli offertorii Venite, populi e Misericordias Domini, e il mottetto Ave verum Corpus) verrà mostrato come l’inserimento di elementi estranei al testo originale si sia radicato e l’importanza della critica testuale e della storia della ricezione per le edizioni critiche di opere appartenenti al periodo classico. (Traduzione in italiano di Adriana De Feo).
DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.9.647
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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