Il tema delle tre sorelle nella leggenda e nella liturgia: due storie, due simbologie
Abstract
Secondo uno dei miracoli attribuiti a san Nicola di Bari (vescovo di Myra, sua città natale) tre povere fanciulle da marito sarebbero state da lui dotate con tre denari d’oro (che nell’iconografia sono trasformati in tre sfere d’oro); le tre fanciulle, grazie a questa leggenda, seguirono le vicende legate a questo santo vescovo ed entrarono nella sua Ufficiatura, più volte contaminata e rimaneggiata nel corso dei secoli dopo essere stata composta da Reginold di Eichstätt. Uno degli Uffici liturgici fu riportato in un codice bresciano del’XI secolo – il Graduale-Breviario Oxford, Bodl. Library, Canon. Lit. 366 (alle cc. 254r-257r) – e più tardi il rito riguardante questo santo entrò nell’abbazia femminile creata dall’ultimo re longobardo Desiderio e da sua moglie Ansa nel 759, il monastero regale di San Salvatore / Santa Giulia di Brescia. Qui veniva costruita più tardi una cappella dedicata al santo vescovo di Myra come è registrato nell’Ordinarium del 1438.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.9.615
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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