Counterpoint in the fingers. A practical approach to Girolamo Diruta’s breve & facile regola di contrappunto
Abstract
Nel Seicento il contrappunto non è un insieme di regole morte, ma un linguaggio vivo, usato ogni giorno da musicisti colti, cantanti raffinati e tastieristi. L’aspetto che qui viene sottolineato è il processo d’apprendimento: come i trattati venivano letti e assimilati alla tastiera.
Le prove sono raccolte dal caso specifico del Transilvano di Girolamo Diurata, dove le brevi regole del contrappunto devono essere lette in riferimento alle altre istruzioni presenti nel trattato.
Propongo qui un tentativo di ricostruire il metodo di studio del contrappunto, derivando principi teorici da situazioni pratiche e fisiche, come le diteggiature e i movimenti della mano. Questo approccio pratico ha le sue radici nel ‘contrappunto alla mente’ che era alla base dell’istruzione musicale.
Le prove sono raccolte dal caso specifico del Transilvano di Girolamo Diurata, dove le brevi regole del contrappunto devono essere lette in riferimento alle altre istruzioni presenti nel trattato.
Propongo qui un tentativo di ricostruire il metodo di studio del contrappunto, derivando principi teorici da situazioni pratiche e fisiche, come le diteggiature e i movimenti della mano. Questo approccio pratico ha le sue radici nel ‘contrappunto alla mente’ che era alla base dell’istruzione musicale.
DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.11.1452
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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