Interpretando i quattro famosi auloi da Pompei
Abstract
Vengono esaminate le quattro canne di aulos meglio conservate tra quelle dissotterrate a Pompei e, per mezzo di analisi matematiche, è determinata nella maniera più accurata possibile la loro intonazione originaria. Si sostiene che le scale degli strumenti, così come i dettagli specifici dei loro meccanismi, coincidano con la nostra conoscenza della musica nel periodo imperiale romano. Le conclusioni sono avvalorate dalle riproduzioni delle canne e dei loro meccanismi che sono state presentate e suonate al secondo Annual Meeting di MOISA; cf. gli esempi sonori 1-3 (vd. Full Text: PDF), suonati su modelli in plastica delle canne del Museo Nazionale di Napoli nn. 76892 e 76893.
DOI: http://dx.doi.org/10.6092/1826-9001.7.382
Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia n. 552 del 14 luglio 2000 – ISSN elettronico 1826-9001 | Università degli Studi di Pavia | Dipartimento di Musicologia | Pavia University Press
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