Un caso di leishmaniosi viscerale in paziente splenectomizzato: le difficoltà di un adeguato percorso clinico strumentale

Ilaria Martino - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, S. Surbone - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Francesco Salinaro - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Ilenia Fracchioni - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Grazia Cattaneo - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Stefano Perlini - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La Leishmaniosi è una parassitosi pressoché cosmopolita caratterizzata da una estrema variabilità di manifestazioni cliniche. Si riconoscono diversi tipi di Leishmaniosi: la forma cutanea (detta anche del Vecchio Mondo), la forma tegumentaria americana e la Leishmaniosi viscerale (detta anche kala-azar). In Italia la regione con maggior incidenza è la Campania (60-90 casi per anno epidemiologico). Il caso clinico descritto è quello di un uomo di 49 anni giunto alla nostra attenzione per febbre, calo ponderale ed astenia e ci consente di focalizzare l’attenzione non solo sulla complessità di un adeguato percorso clinico strumentale ma anche di ribadire l’estrema importanza che l’anamnesi riveste soprattutto in presenza di sintomi estremamente aspecifici quali quelli riferiti dal paziente in esame.

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.122.516



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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