Protesi d’anca conservativa: risultati a distanza con stelo CFP
Abstract
Nel corso degli ultimi anni, la ricerca applicata alla protesizzazione dell’anca (e alla chirurgia protesica in generale) ha permesso di ottenere un’ ampia gamma di prodotti caratterizzati da design e materiali completamente innovativi, tali da garantire una ottimale risposta dell’osso e dell’organismo all’impianto consentendo di aprire questo tipo di intervento anche a pazienti sempre più giovani. Il risparmio dell’osso si associa, infatti, anche ad una maggiore conservazione dei muscoli e delle strutture peri-articolari, nell’ambito dell’ approccio chirurgico definito come la Tissue Sparing Surgery (o chirurgia mini-invasiva - TSS ): esclusiva asportazione dei tessuti patologici e risparmio delle strutture sane. Uno dei pionieri della TSS in Italia è stato il Prof. Francesco Pipino, che ha diretto la Clinica Ortopedica dell’Università di Genova dal 1993 al 2001, e al quale si devono l’intuizione degli enormi vantaggi conseguenti alla conservazione del collo femorale nell’intervento di protesizzazione dell’anca e l’ideazione di una delle prime protesi d’anca conservative (la Biodinamica), successivamente evoluta in CFP (Collum Femoris Preserving).
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1131
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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