Significato clinico e prognostico degli xantomi tendinei nell’ipercolesterolemia familiare

Letizia Veronese - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Clara Sacco - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Michela Tonani - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Ada Sacchi - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Chiara Malagola - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Guido Perani - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Gli xantomi tendinei sono un reperto obiettivo di frequente riscontro nell’ipercolesterolemia familiare eterozigote, tanto da fungere da importante criterio diagnostico; non è chiaro tuttavia se la loro presenza si associ ad un rischio cardiovascolare particolarmente elevato.
Lo scopo di questo studio è stato quello di verificare l’associazione degli xantomi tendinei con la malattia aterosclerotica clinica e preclinica in un gruppo di 242 pazienti (110 uomini e 142 donne, età media 52.2 +/- 14.2 anni) affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote, diagnosticata secondo i criteri del NICE inglese.
La prevalenza di xantomi tendinei è stata del 44.4%, senza differenze fra i due generi, superiore nei pazienti di età >50 rispetto a quelli di età >50 anni (52.4% vs 36.7%, p=0.012). La presenza di xantomi si è significativamente associata alla presenza di cardiopatia ischemica clinicamente manifesta (p<0.001 negli uomini, p=0.003 nelle donne) e di placche carotidee all’esame ultrasonografico dei tronchi sopraaortici nel genere maschile (p=0.004). La prevalenza di ABI patologico è stata superiore, ma non significativamente, nei pazienti con xantomi. All’epoca della diagnosi, i pazienti con xantomi erano più anziani (p=0.009 negli uomini, p=0.049 nelle donne) e mostravano concentrazioni di colesterolo totale (p=0.025 negli uomini e p<0.001 nelle donne) e C-LDL (p=0.003 e p<0.001) significativamente superiori rispetto ai pazienti senza xantomi. Le donne con xantomi avevano anche livelli inferiori di C-HDL (p=0.028). Alla più recente osservazione, i pazienti con xantomi tendinei differivano da quelli senza xantomi per età superiore (p=0.006 negli uomini e p=0.015 nelle donne), maggior prevalenza di ipertensione arteriosa fra le donne (p=0.024), livelli di C-HDL inferiori (p=0.031 e p=0.018 nei due generi). Nel complesso i risultati depongono per un ruolo preminente del carico di C-LDL lungo l’arco della vita nel condizionare lo sviluppo sia di aterosclerosi che di xantomi tendinei nei pazienti con FH eterozigote. Gli xantomi tendinei possono quindi aiutare a identificare i soggetti a rischio particolarmente elevato.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.124.859



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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