Il ruolo della biopsia delle ghiandole salivari minori nella diagnosi di amiloidosi sistemica: risultati di uno studio retrospettivo su 62 pazienti
Abstract
La dimostrazione istologica dei depositi di amiloide è necessaria per la diagnosi di amiloidosi. Sono possibili approcci meno invasivi rispetto alla biopsia degli organi interessati, come ad esempio la biopsia del grasso pe-riombelicale che la biopsia delle ghiandole salivari minori. Nell’amiloidosi AL la sensibilità dell’analisi del grasso periombelicale è di circa l’80%. Riportiamo i risultati dell’analisi di 62 biopsie delle ghiandole salivari di pazienti consecutivi in cui è stata sospettata un’amiloidosi sistemica ed è risultata negativa l’analisi del grasso periombelicale. I depositi di amiloide sono stati riscontrati per mezzo dell’analisi delle ghiandole salivari, in 7 pazienti dei 12 in cui è stata posta diagnosi di amiloidosi. I depositi sono stati caratterizzati come AL λ in 4 casi, AL κ in 2 e AA in 1. Nei rimanenti 5 pazienti la diagnosi di amiloidosi è stata posta attraverso l’analisi di una biopsia d’organo, e caratterizzata come λ in 3 soggetti e κ in 2. Complessivamente la sensibilità diagnostica della biopsia delle ghiandole salivari è risultata del 58%, la specificità del 100% e il valore predittivo negativo del 91%. Un approccio diagnostico sequenziale basato sull’utilizzo della biopsia delle ghiandole salivari come secondo step diagnostico può permettere di limitare la biopsia d’organo in circa la metà dei pazienti con amiloidosi sistemica.
Full Text
PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.687
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
Privacy e cookies