La rilevanza diagnostica e prognostica del peptide natriuretico di tipo B (BNP) e del suo frammento N termi-nale (NT-proBNP) nei pazienti con amiloidosi AL e insufficienza renale
Abstract
Background. Nei pazienti affetti da amiloidosi AL, la prognosi dipende dalla presenza dell’interessamento car-diaco e i peptidi natriuretici di tipo B (NT-proBNP e BNP) sono utilizzati per identificare la disfunzione cardiaca e predire la sopravvivenza. Tuttavia, la loro clearance dipende dalla velocità di filtrazione glomerulare (GFR) e la loro concentrazione aumenta con l’insufficienza renale. Abbiamo valutato la rilevanza diagnostica e progno-stica di NT-proBNP e BNP in 248 pazienti con normale funzione renale e differenti gradi d’insufficienza renale.
Metodi. I pazienti sono stati suddivisi secondo la stima della funzione glomerulare (eGFR). Il Gruppo 1 com-prende 109 pazienti con eGFR 60 mL/min/1.73m2, il Gruppo 2, 77 soggetti con eGFR <60 and 15 mL/min/1.73m2, ed il Gruppo 3, 62 pazienti con eGFR <15 mL/min/1.73m2.
Risultati. La presenza di una ridotta eGFR rende necessario un più elevato cutoff di NT-proBNP per identificare la presenza di interessamento cardiaco (332 ng/L nel Gruppo 1, 543 ng/L nel Gruppo 2, 2642 ng/L nel Gruppo 3) e per predire la sopravvivenza (1149 ng/L nel Gruppo 1, 4409 ng/L nei Gruppi 2 e 3). Anche i livelli di BNP come indicatore diagnostico (73 ng/L nei Gruppi 1 e 2, e 221 ng/L nel Gruppo 3) e come indicatore prognostico (228 ng/L nei Gruppi 1 e 2, e 509 ng/L nel Gruppo 3) sono superiori nei soggetti con una ridotta eGFR. Entrambi i peptidi predicono la sopravvivenza nei Gruppi 1 e 2, mentre solo il BNP è un fattore prognostico indipendente nei pazienti del Gruppo 3.
Conclusioni. I peptidi natriuretici sono importanti indicatori diagnostici e prognostici, ma il valore della eGFR deve essere tenuto in considerazione per poter interpretare il loro significato clinico. Tuttavia, il BNP dovrebbe essere preferito nei pazienti con insufficienza renale terminale.
Metodi. I pazienti sono stati suddivisi secondo la stima della funzione glomerulare (eGFR). Il Gruppo 1 com-prende 109 pazienti con eGFR 60 mL/min/1.73m2, il Gruppo 2, 77 soggetti con eGFR <60 and 15 mL/min/1.73m2, ed il Gruppo 3, 62 pazienti con eGFR <15 mL/min/1.73m2.
Risultati. La presenza di una ridotta eGFR rende necessario un più elevato cutoff di NT-proBNP per identificare la presenza di interessamento cardiaco (332 ng/L nel Gruppo 1, 543 ng/L nel Gruppo 2, 2642 ng/L nel Gruppo 3) e per predire la sopravvivenza (1149 ng/L nel Gruppo 1, 4409 ng/L nei Gruppi 2 e 3). Anche i livelli di BNP come indicatore diagnostico (73 ng/L nei Gruppi 1 e 2, e 221 ng/L nel Gruppo 3) e come indicatore prognostico (228 ng/L nei Gruppi 1 e 2, e 509 ng/L nel Gruppo 3) sono superiori nei soggetti con una ridotta eGFR. Entrambi i peptidi predicono la sopravvivenza nei Gruppi 1 e 2, mentre solo il BNP è un fattore prognostico indipendente nei pazienti del Gruppo 3.
Conclusioni. I peptidi natriuretici sono importanti indicatori diagnostici e prognostici, ma il valore della eGFR deve essere tenuto in considerazione per poter interpretare il loro significato clinico. Tuttavia, il BNP dovrebbe essere preferito nei pazienti con insufficienza renale terminale.
Full Text
PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.686
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
Privacy e cookies