Un semplice sistema di score basato sull’attività della fosfatasi alcalina leucocitaria e sulla percentuale di precursori granulocitari circolanti predice la mutazione JAK2 V617F nei pazienti con mielofibrosi primaria

Luca Roma - Clinica Medica III, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Erica Travaglino - Clinica Medica III, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Laura Villani - Clinica Medica I, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Gaetano Bergamaschi - Clinica Medica I, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Rosangela Invernizzi - Clinica Medica III, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giovanni Barosi - Laboratorio di Epidemiologia Clinica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Circa il 50% dei casi di mielofibrosi primaria (MFP) presenta una mutazione somatica acquisita localizzata nell’esone 14 del gene JAK2 (V617F JAK2): questa mutazione porta ad un’attivazione costitutiva dell’attività chinasica della proteina JAK2. Recenti studi su pazienti affetti da MFP hanno riportato una corrispondenza tra quantità di carico allelico JAK2-mutato ed aumentati livelli di emoglobina e di conta leucocitaria neutrofila oltre che un’associazione indipendente tra l’alterazione molecolare ed alcune variabili prognostiche quali: rischio aumentato di morte per ogni causa e di trasformazione leucemica, sviluppo di splenomegalia marcata e maggiore ricorso a splenectomia o chemioterapia. Anche i livelli di attivazione dei neutrofili sono risultati essere correlati con la presenza della mutazione V617F JAK2.
Dal momento che l’aumentata espressione della fosfatasi alcalina leucocitaria (FAL) è considerata un marker di attivazione dei granulociti e diversi livelli di espressione sono descritti nella MFP, ci siamo proposti di valutare, in questo studio, l’attività della FAL con metodo citochimico in 247 pazienti con MFP alla diagnosi e di ricercare possibili correlazioni tra score dell FAL, stato mutazionale JAK2 V617F determinato attraverso reazione polimerasica a catena (PCR) allele-specifica, ed alcune variabili clinico-laboratoristiche.
I nostri risultati, oltre a confermare l’influenza indipendente ed il valore predittivo dello score della FAL nei confronti dello stato mutazionale del gene JAK2 come già descritto da altri Autori, hanno permesso di identificare nella percentuale di precursori mieloidi circolanti un nuovo parametro potenzialmente predittivo della mutazione V617F di tale gene. Dopo aver individuato attraverso l’analisi delle curve ROC valori soglia utili a discriminare i pazienti mutati da quelli wild-type, abbiamo quindi creato un semplice sistema di score per predire la presenza/assenza della mutazione JAK2 V617F. Applicando tale sistema alla casistica, in maniera retrospettiva, abbiamo potuto classificare correttamente l’81% dei casi, con una elevata sensibilità e specificità. Inoltre applicando lo stesso criterio in una casistica prospettica di 129 pazienti con MFP, abbiamo correttamente identificato il 91% dei pazienti.
 

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.670



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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