Ipertensione arteriosa e albuminuria in pazienti diabetici di tipo 2: relazione con la cardiopatia ischemicaIpertensione arteriosa e albuminuria in pazienti diabetici di tipo 2: relazione con la cardiopatia ischemica

Roberto Pollastri - Centro per la Prevenzione e Cura del Diabete, Casa di Cura San Camillo, Cremona

Abstract


E' noto da studi epidemiologici che tra i vari fattori di rischio, la malattia cardiovascolare aumenti in modo signi-ficativo la mortalità e la morbilità ei pazienti diabetici tipo 2 rispetto alla popolazione generale. Il nostro studio ha come scopo quello di indagare le possibili relazioni tra ipertensione arteriosa cardiopatia ischemica ed albuminuria in pazienti tipo 2. È stata definita:
• Ipertensione arteriosa (IPA) (>130/80 mmHg) dimostrata in più occasioni con terapia antiipertensiva in corso;
• Cardiopatia ischemica (CI) (pregresso IMA, dolorabilità anginosa, alterazioni ECG significative per ischemia);
• Albuminuria (escrezione urinaria di albumina dosata mediante immunotorbidimetria: normoalbuminuria (NO) <30 mg/24h; microalbuminuria (MI) 30-299 mg/24h; macroalbuminuria (MA) >300 mg/24h).
È stata valutata anche la durata del diabete (anni) e il compenso glicemico (emoglobina glicata e glicemia). Nella coorte di pazienti esaminati l’IPAè statisticamente più significativa nelle femmine, a differenza della cardiopatia ischemica che aveva una distribuzione quasi sovrapponibile. Negli stessi pazienti la NO è predominante (68.8%) contro la MI (24%) e la MA (7%). Rispetto al compenso glicemico ed alla durata della malattia, nel nostro lavoro, non si apprezzano significative differenze nei soggetti con e senza IPA, con e senza cardiopatia ischemica, e nelle tre classi di albuminuria, così come la prevalenza in termini di incidenza della CI e della IPA non varia nei pazienti con NO, MI, o MA. Tuttavia una significativa associazione tra CI ed aumentata albuminuria, indipendente dall’IPA è stata riscontrata solo nelle femmine.
Al termine del nostro studio possiamo affermare che il danno renale può non essere un requisito fonda-mentale per lo sviluppo del’IPA nei soggetti diabetici supponendo una diversa suscettibilità alla malattia cardiovascolare per sesso in presenza di alterata albuminuria.

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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.123.573



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
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Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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