Terapia riabilitativa dopo trattamento chirurgico per carcinoma mammario
Abstract
OBIETTIVI: Scopo di questo studio è valutare la tipologia e l’incidenza delle disabilità e la prescrizione di trattamenti riabilitativi nei pazienti trattati chirurgicamente per carcinoma mammario.
MATERIALI E METODI: Sono stati valutati 360 pazienti, divisi in 4 gruppi a seconda del tipo di intervento chirurgico effettuato: quadrantectomia senza linfoadenectomia (Q; n=74), quadrantectomia con linfoadenectomia (QL; n=97), mastectomia senza linfoadenectomia (M; n=34) e mastectomia con linfoadenectomia (ML; n=148). A tutti i pazienti è stato fornito un programma di mobilizzazione precoce.
RISULTATI: Nei gruppi QL e ML è stata riscontrata una maggiore presenza di disabilità e di prescrizioni di terapie riabilitative rispetto ai gruppi Q e M (p<0.05). In particolare i gruppi in cui è stata effettuata la linfoadenectomia presentano maggiormente linfedema (p<0.0001) e prescrizione di linfodrenaggio manuale (p<0.05). Nessuna differenza significativa risulta invece tra i gruppi M e Q, con la sola eccezione della limitazione articolare di spalla (p<0.05). Il numero dei pazienti con patologie di interesse riabilitativo, ad esclusione del linfedema, è diminuito con il passare del tempo, con un decremento particolarmente evidente per la limitazione funzionale dell’articolarità scapolo-omerale.
CONCLUSIONI: La linfoadenectomia è risultata determinate nella presenza di patologie di interesse riabilitativo e nella conseguente prescrizione di terapie riabilitative specifiche, in particolare per il linfedema. Il recupero della funzionalità scapolo-omerale è favorito dall’esecuzione di esercizi di mobilizzazione precoce.
MATERIALI E METODI: Sono stati valutati 360 pazienti, divisi in 4 gruppi a seconda del tipo di intervento chirurgico effettuato: quadrantectomia senza linfoadenectomia (Q; n=74), quadrantectomia con linfoadenectomia (QL; n=97), mastectomia senza linfoadenectomia (M; n=34) e mastectomia con linfoadenectomia (ML; n=148). A tutti i pazienti è stato fornito un programma di mobilizzazione precoce.
RISULTATI: Nei gruppi QL e ML è stata riscontrata una maggiore presenza di disabilità e di prescrizioni di terapie riabilitative rispetto ai gruppi Q e M (p<0.05). In particolare i gruppi in cui è stata effettuata la linfoadenectomia presentano maggiormente linfedema (p<0.0001) e prescrizione di linfodrenaggio manuale (p<0.05). Nessuna differenza significativa risulta invece tra i gruppi M e Q, con la sola eccezione della limitazione articolare di spalla (p<0.05). Il numero dei pazienti con patologie di interesse riabilitativo, ad esclusione del linfedema, è diminuito con il passare del tempo, con un decremento particolarmente evidente per la limitazione funzionale dell’articolarità scapolo-omerale.
CONCLUSIONI: La linfoadenectomia è risultata determinate nella presenza di patologie di interesse riabilitativo e nella conseguente prescrizione di terapie riabilitative specifiche, in particolare per il linfedema. Il recupero della funzionalità scapolo-omerale è favorito dall’esecuzione di esercizi di mobilizzazione precoce.
Full Text
PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.122.513
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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