Slatentizzazione multifattoriale di deficit di G6PD

Chiara Stefania Marinoni Vacacela - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Alessandro Di Toro - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Roberto Mereu - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Irene Raso - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Tiziano Perrone - Clinica Medica II, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


Il deficit di G6PD è il difetto enzimatico più frequente al mondo, presentandosi in più di 400 milioni di persone al mondo. L’enzima G6PD catalizza la prima reazione della via dei pentoso fosfati, creando antiossidanti fondamentali per la protezione della cellula dagli stress ossidativi. Questa patologia geneticamente determinata è caratterizzata da un ampio spettro di manifestazioni cliniche, sia tra i diversi soggetti che nello stesso paziente; ciò sembra essere legato al cospicuo numero di alterazioni genetiche che possono determinare il deficit e alla molteplicità di fattori scatenanti che possono indurre le crisi emolitiche tipiche di questa patologia. Questa è la situazione che si è verificata nel caso che segue, soggetto consumatore di fave che non aveva mai associato la loro ingestione con malessere.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.126.1571



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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