Complessità assistenziali in un nuovo caso di S. di Leigh con mutazione NARP

Rossella Porto - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Thomas Foiadelli - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Giulia Rossetti - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Salvatore Savasta - Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La Sindrome di Leigh (LS), o encefalopatia necrotizzante subacuta, è una patologia neurodegenerativa con esordio precoce e prognosi grave. La sindrome è determinata da un difetto funzionale riguardante i complessi della catena respiratoria ed è geneticamente eterogenea. L’esordio clinico avviene solitamente con un quadro di: difficoltà ad alimentarsi, ipotonia, spasmi infantili o sindrome di West, regressione psicomotoria, atassia. La diagnosi è soprattutto clinica ed è fondata sul rilievo di acidosi lattica, lesioni caratteristiche del SNC alla RMN encefalo e difetto biochimico della catena respiratoria. Le difficoltà gestionali nei pazienti affetti sono molteplici: riportiamo qui il caso clinico di una paziente di 8 mesi ricoverata presso la nostra Clinica per grave ipotonia e spasmi infantili, focalizzando l’attenzione sull’aspetto assistenziale relativo ai problemi e alle complicanze cliniche tipici della sindrome di Leigh.


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DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.126.1518



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

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