Correlazioni genotipo-fenotipo delle manifestazioni oftalmiche nella sindrome di Marfan

Anna Sangiovanni - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Alessio Delfino - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Martina Maccarone - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Elena Antoniazzi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Eloisa Arbustini - Centro per le Malattie Genetiche Cardiovascolari, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia, Paolo Emilio Bianchi - Clinica Oculistica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Abstract


La sindrome di Marfan è un disordine del tessuto connettivo causato da mutazioni del gene della fibrillina-1 (FBN1). Data l’ampia variabilità fenotipica della malattia e l’identificazione di più di 1,000 mutazioni di FBN1, diversi studi si sono posti l’obiettivo di cercare correlazioni genotipo-fenotipo. Obiettivo del presente studio è indagare la presenza di correlazioni genotipo-fenotipo oftalmico in pazienti affetti da sindrome di Marfan. I pazienti inclusi nello studio sono 384, tutti con mutazione causale del gene FBN1, suddivisi in cinque gruppi sulla base della tipologia di mutazione: mutazioni missense coinvolgenti una cisteina (Cys), mutazioni missense non Cys e delezioni e inserzioni in-frame, mutazioni nonsense, delezioni e inserzioni frame-shift e mutazioni dei siti di splicing. Le manifestazioni oftalmiche principali riscontrate nel campione sono: patologia lenticolare di forma e posizione, miopia, cornea plana e patologia retinica. La frequenza di queste manifestazioni patologiche nei cinque gruppi di confronto è differente; in particolare nei pazienti con mutazioni missense coinvolgenti una cisteina è stata riscontrata una frequenza maggiore di sublussazione del cristallino (73%) con differenza statisticamente significativa (P<0.001) rispetto agli altri gruppi di confronto; anomalie morfologiche lenticolari (35%); miopia (43%); patologia retinica (17%). Per le ultime tre manifestazioni non è stata però rilevata una differenza statisticamente significativa. Dai nostri risultati è emersa una correlazione tra le mutazioni missense Cys (gruppo 1) e l’ectopia lentis. Questa correlazione è in accordo con l’ipotesi che la corretta localizzazione delle cisteine e dei legami disolfuro che si instaurano tra esse all’interno della proteina svolga un ruolo fondamentale nel determinare la conformazione della fibrillina-1 e l’integrità strutturale delle fibre del legamento sospensore del cristallino.


Full Text

PDF


DOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1119



ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press
Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"

Privacy e cookies