Prendersi cura di chi si prende cura: valutazione psicologica del paziente con ictus e del suo caregiver
Abstract
Obiettivo dello studio. Lo studio nella sua totalità è strutturato per limitare i sintomi ansioso depressivi del caregiver del paziente con ictus. Scopo della prima parte dello studio è di identificare e quantificare i sintomi ansioso depressivi nella fase acuta della patologia cerebro-vascolare sia nel paziente che nel suo caregiver.
Materiali e metodi. Sono state inclusi nello studio 86 pazienti con i rispettivi 86 caregiver. Nei pazienti sono stati valutati il deficit neurologico in ingresso e in dimissione dal reparto, la loro autonomia prima e dopo l’evento e lo stato cognitivo. La presenza di depressione post-stroke nel paziente è stata ricercata tramite la Post-Stroke Depression Rating Scale (PSDRS). La presenza di sintomi ansioso-depressivi nel caregiver è stata quantificata tramite la scheda ansia-depressione in riabilitazione (AD-R). Infine sono stati individuati i principali bisogni assistenziali percepiti dal caregiver tramite il questionario Caregiver Needs Assessment (CNA).
Risultati. Depressione post-stroke è presente nel 13.96% dei pazienti (15.8% delle donne e 12.5% degli uomini) indipendentemente dal grado di deficit neurologico e di disabilità. Il caregiver del paziente con ictus è donna nel 70% dei casi, soprattutto coniuge (64% moglie e 36% marito) o figlia/o del paziente (72% figlia e 28% figlio), spesso in età lavorativa. Sintomi ansioso-depressivi nel caregiver sono presenti nel 74.4%, intensi nel 40% indipendentemente dal deficit neurologico e dalla disabilità del paziente.
Conclusioni. Sintomi ansioso-depressivi nel caregiver del paziente con ictus sono frequenti e spesso intensi nella fase acuta di malattia indipendentemente dal deficit neurologico e dalla disabilità del paziente. Nell’ottica di un modello di cura centrato sul binomio paziente-caregiver occorre occuparsi dei sintomi psicologici reattivi di entrambi per migliorare l’esito finale del processo riabilitativo.
Materiali e metodi. Sono state inclusi nello studio 86 pazienti con i rispettivi 86 caregiver. Nei pazienti sono stati valutati il deficit neurologico in ingresso e in dimissione dal reparto, la loro autonomia prima e dopo l’evento e lo stato cognitivo. La presenza di depressione post-stroke nel paziente è stata ricercata tramite la Post-Stroke Depression Rating Scale (PSDRS). La presenza di sintomi ansioso-depressivi nel caregiver è stata quantificata tramite la scheda ansia-depressione in riabilitazione (AD-R). Infine sono stati individuati i principali bisogni assistenziali percepiti dal caregiver tramite il questionario Caregiver Needs Assessment (CNA).
Risultati. Depressione post-stroke è presente nel 13.96% dei pazienti (15.8% delle donne e 12.5% degli uomini) indipendentemente dal grado di deficit neurologico e di disabilità. Il caregiver del paziente con ictus è donna nel 70% dei casi, soprattutto coniuge (64% moglie e 36% marito) o figlia/o del paziente (72% figlia e 28% figlio), spesso in età lavorativa. Sintomi ansioso-depressivi nel caregiver sono presenti nel 74.4%, intensi nel 40% indipendentemente dal deficit neurologico e dalla disabilità del paziente.
Conclusioni. Sintomi ansioso-depressivi nel caregiver del paziente con ictus sono frequenti e spesso intensi nella fase acuta di malattia indipendentemente dal deficit neurologico e dalla disabilità del paziente. Nell’ottica di un modello di cura centrato sul binomio paziente-caregiver occorre occuparsi dei sintomi psicologici reattivi di entrambi per migliorare l’esito finale del processo riabilitativo.
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PDFDOI: http://dx.doi.org/10.6092/2039-1404.125.1070
ISSN cartaceo: 0390-8283 - ISSN elettronico: 2039-1404 - Periodicità trimestrale - Pubblicato dal 1886 - Registrazione presso la Cancelleria del Tribunale di Pavia
Pavia University Press – Università degli Studi di Pavia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Policlinico "San Matteo"
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